Cosa prevede il piano del governo contro gli aumenti delle bollette del gas

Negli ultimi mesi, le bollette del gas hanno registrato aumenti che non sono passati inosservati, suscitando preoccupazione tra le famiglie e le imprese italiane. Per affrontare l’emergenza, il governo ha delineato un piano articolato volto a contenere i costi energetici e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti.
Monitoraggio dei prezzi e gestione delle scorte
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha evidenziato l’importanza di monitorare attentamente l’andamento dei prezzi del gas, che hanno superato i 50 euro al megawattora, raggiungendo i livelli massimi degli ultimi 15 mesi. Per prevenire ulteriori rincari, il governo ha anticipato le aste per gli stoccaggi di gas naturale, con l’obiettivo di riempire i depositi prima del previsto e arginare le fluttuazioni dei prezzi. Per l’anno termico 2025-2026, sono stati messi a disposizione fino a 5.000 milioni di metri cubi di capacità di riserva, offrendo una rete di sicurezza per famiglie e imprese.
Diversificazione delle fonti energetiche e promozione del nucleare
Il governo sta inoltre valutando la diversificazione delle fonti energetiche, includendo nel mix anche il nucleare di nuova generazione. Il Ministro Pichetto Fratin ha sottolineato la necessità di esplorare le tecnologie nucleari di quarta generazione, che permetterebbero il riutilizzo delle scorie come combustibile, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e contribuendo alla stabilità dei prezzi energetici nel lungo termine.
Misure fiscali e sostegno alle famiglie
Per alleviare l’impatto degli aumenti sulle famiglie, sono state introdotte alcune misure fiscali specifiche. Tra queste, l’applicazione dell’IVA al 5% sui consumi e sulle quote fisse delle bollette del gas per il periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 giugno 2022. Inoltre, sono stati rafforzati i bonus sociali per le famiglie economicamente svantaggiate, offrendo un sostegno concreto per fronteggiare l’aumento dei costi energetici.
Sostegno alle imprese e crediti d’imposta
Per le imprese italiane, invece, il governo ha stanziato una serie di agevolazioni economiche, tra cui i crediti d’imposta destinati alle imprese energivore e gasivore, con l’obiettivo di compensare i costi extra derivanti dal rincaro dell’energia. Le agevolazioni sono rivolte principalmente alle imprese a forte consumo di energia (energivore) e di gas naturale (gasivore), ossia quelle aziende la cui spesa per l’energia rappresenta una parte significativa dei costi di produzione.
Secondo la normativa vigente, rientrano tra le imprese energivore quelle che hanno un consumo annuo superiore a 1 GWh e che sono iscritte nell’elenco predisposto dalla CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali). Le imprese gasivore, invece, sono quelle che registrano un consumo di gas naturale superiore a 94.582 Smc (Standard metri cubi) annui.
Promozione delle energie rinnovabili e contratti a lungo termine
Infine, un altro punto del piano prevede lo sviluppo delle energie rinnovabili e la promozione dei contratti di acquisto di elettricità a lungo termine, noti come Power Purchase Agreement (PPA). Questi contratti consentono ai consumatori finali di approvvigionarsi a costi inferiori e meno esposti alla volatilità dei mercati, offrendo al contempo ai produttori la possibilità di stabilizzare gli investimenti nel settore delle rinnovabili.